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Competenza, professionalità e giovani sempre in prima linea: intervista a tutto tondo con Massimiliano Esposito

Il progetto tecnico della Sacra Famiglia si fonda sull’esperienza, sul carisma e sulle indubbie competenze calcistiche dei suoi due punti di riferimento assoluti: Massimiliano Esposito e Andrea Bergamo.
Due ex campioni con alle spalle una lunga e gloriosa carriera nel mondo professionistico, che hanno deciso di rimettersi in gioco per mettere la loro professionalità direttamente al servizio dei più giovani.
Lo hanno fatto rilevando la Sacra Famiglia e rilanciandone il progetto e le ambizioni: idee chiare ed entusiasmo a mille, come si evince proprio dalle parole di Massimiliano.
«I miei primi contatti con la Sacra risalgono ai tempi di Diego Bonavina e Fulvio Simonini rivela l’ex funambolo di Napoli e Reggiana Dopo cinque anni in Figc come allenatore della Nazionale di Beach Soccer, volevo prendermi un anno sabbatico per poi riprendere con un progetto nuovo. Fulvio mi chiamò alla Sacra per dare una mano ed è stato allora che ho scoperto una realtà davvero molto interessante: una società in pieno centro a Padova e con un bacino d’utenza di assoluto rilievo, sia in termini di bambini che di ragazzi e ragazze. Parlo anche al femminile, perché uno dei prossimi step sarà proprio aprire al calcio in rosa: a tal proposito il prossimo 11 settembre organizzeremo in sede il primo “Open Day” appositamente dedicato. La nostra volontà, come dirigenza, è applicare nel migliore dei modi lo slogan che ci accompagna sin dal primo giorno di questa avventura: “il professionismo al servizio dei giovani”. È proprio ciò che vogliamo: offrire la nostra professionalità e la nostra passione, nell’ottica di trasmettere ai giovani i valori che ci hanno accompagnato durante la nostra carriera».
Massimiliano prosegue la sua analisi andando più nello specifico.
«Il nostro progetto è fondato principalmente sulla crescita e sulla valorizzazione del settore giovanile, in primis le fasce d’età più piccole. Stiamo facendo crescere in modo mirato i vari staff dell’attività di base, che avranno a disposizione allenatori e collaboratori laureati in Scienze Motorie. Vogliamo lavorare soprattutto “dal basso”, focalizzando l’attenzione e gli sforzi sugli aspetti-chiave di quelle età: gli appoggi, la postura, la cura dei fondamentali. Tutte cose che vengono trascurate troppo spesso».
La crescita calcistica va di pari passo a quella degli impianti a disposizione della società.
«In accordo con il Comune abbiamo deciso di intervenire sul campo in erba per trasformarlo in sintetico. Un progetto importante, che ci consentirà di lavorare al meglio non solo per il settore giovanile ma pure in ambito organizzativo: mi riferisco, ad esempio, all’organizzazione di tornei, kermesse, camp estivi. Un mix di eventi che porteranno grande visibilità non solo alla società, ma più in generale all’intero quartiere».
Quali sono gli obiettivi a medio-lungo termine?
«La priorità è trasmettere ai ragazzi i valori giusti, andando a fornire un supporto prezioso alle famiglie. Con la realizzazione del nuovo campo sintetico punteremo ovviamente ad aumentare ulteriormente i nostri numeri: come primo anno di gestione abbiamo toccato i 140-150 ragazzi, l’obiettivo è raggiungere e superare i 200. Il tutto andando a potenziare il più possibile i vari staff, in modo da garantire ad ogni singola squadra allenatori e collaboratori di primo livello, sia dal punto di vista calcistico che educativo».

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